Nuove stranezze per la stella Ross 128

Non abbiamo quasi fatto in tempo a raccontare le nostre perplessità a riguardo della stella Ross 128, in questo articolo, che già dobbiamo constatare come la faccenda abbia avuto, negli ultimi tempi, alcune evoluzioni assolutamente degne di nota. Cerchiamo ora di dare conto delle informazioni che troppo facilmente potrebbero sfuggire all'attenzione dell'opinione pubblica.

Ma non a quella di Popigaj.

 

L'Uragano Maria e il radiotelescopio di Arecibo

Il 20 Settembre 2017, l'Uragano Maria, classificato come Uragano Atlantico di Classe 5, raggiungeva l'isola di Puerto Rico con venti che arrivavano a 250 km/h. Oltre alle devastazioni e alla perdita di vite umane (secondo le stime ufficiali, i morti sono stati purtroppo 17), l'uragano ha avuto un altro effetto. Il famoso radiotelescopio di Arecibo è stato infatti danneggiato dal passaggio della violentissima tempesta.

Il disco riflettore largo 300 metri è rimasto sostanzialmente intatto mentre altre strutture in sospensione sono cadute o sono state danneggiate gravemente dalla forza dei venti. Queste strutture, tuttavia, sono assolutamente necessarie al funzionamento del radiotelescopio. Per qualche tempo si è quindi rimasti con il fiato sospeso, dato che i finanziamenti per gli istituti di ricerca, in tutto il mondo, non sono ai primi posti delle liste per la ricostruzione a seguito di un disastro naturale.

Nell'immediatezza dei fatti era quindi lecito chiedersi che ne sarebbe stato del famoso radiotelescopio.

 

Il Radiotelescopio trova nuovi finanziatori

La buona notizia non si è fatta attendere troppo a lungo, dato che dopo due soli mesi, a Novembre del 2017, già correva voce, poi confermata ufficialmente, che il radiotelescopio sarebbe stato rimesso in attività.

Le modalità del finanziamento, appena accennato nell'articolo linkato sopra, prevedono, come spesso accade, una parte pubblica, di cui si fanno carico le istituzioni e le fondazioni scientifiche e una parte privata, di cui si fanno carico i singoli investitori o benefattori.

Nel caso del radiotelescopio di Arecibo pare che, proprio all'ultimo minuto, la parte privata del finanziamento abbia "salvato la giornata" come si suol dire. Perché un investitore, che ha preferito non rivelare la sua identità, ha donato una somma che, da sola, pare possa coprire quasi la metà delle spese previste per la sistemazione degli impianti. E questo in cambio di un solo accordo, di cui, a quanto se ne dice, non c'è traccia negli accordi ufficiali:

"Le future osservazioni del radiotelescopio di Arecibo dovranno studiare asteroidi, come il Florence, o altri Near Earth Objects, piuttosto che galassie lontane. Ma non più perdere tempo dietro a satelliti artificiali, come quelli che hanno creato un caso inutile attorno alla Ross 128."

 

Nel frattempo su un pianeta molto molto lontano...

Arco di roccia e Via Lattea

La seconda notizia, ancora più sensazionale della prima, riguarda la scoperta di un pianeta  abitabile in orbita attorno a Ross 128. Il team del progetto HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) dell'ESO, che si prefigge di trovare nuovi pianeti grazie al sistema della velocità radiale, ha dato l'annuncio a metà Novembre.

Il nuovo corpo scoperto orbita la stella in un'orbita così ravvicinata che un anno dura circa 10 giorni. Il dato che ha suscitato particolare interesse è che si tratta di un pianeta di massa terrestre, quindi con gravità paragonabile a quella terrestre.

Certo noi non conosciamo nulla, al momento, di altre eventuali forme di vita diverse da quelle sviluppatesi sul nostro pianeta. Quindi non sappiamo nulla degli effetti della gravità sulle probabilità che la vita si formi. Se non questo: che la gravità terrestre non è stata avversa al formarsi della vita sul nostro pianeta.

Quindi trovare un altro pianeta in orbita attorno a una Nana rossa, molto tranquilla per quelli che sono gli standard astronomici, in zona abitabile e di massa simile a quella terrestre, non è una notizia. Ma una grande notizia. E allora, perché nessuno ne sta parlando?

 

Due notizie oppure una notizia sola?

Già, questo è il quesito che molti si pongono. C'è qualche attinenza fra lo sconosciuto e generosissimo finanziatore di Arecibo e la scoperta, quasi trascurata dai media, del pianeta in orbita attorno alla stella Ross 128, già interessata dallo strano caso dei segnali provenienti proprio "da quella direzione" e sbrigativamente liquidati come interferenze di satelliti artificiali?

Ci sono elementi, in questa faccenda, che fanno riflettere. Riepiloghiamo, giusto per non dare più notizie di quelle che ognuno può verificare. E lasciamo al lettore di formulare le proprie considerazioni:

  • Maggio 2017 - vengono rilevati strani segnali provenienti da una zona del cielo in cui è presente la stella Ross 128. Questi segnali, captati dal radiotelescopio di Arecibo, vengono poi classificati come non meglio precisati "interferenze radio di satelliti artificiali" senza che i satelliti stessi vengano chiaramente identificati (non ne esiste un catalogo?) o i messaggi decodificati.
  • Settembre 2017 - L'uragano Maria danneggia il radiotelescopio di Arecibo.
  • Novembre 2017 - Mentre viene scoperto un pianeta di massa terrestre in orbita attorno a Ross 128, in zona abitabile, contemporaneamente il radiotelescopio riceve ingenti finanziamenti per la riscostruzione dopo il danneggiamento subito. Purché, come dicono alcuni, la smetta di indagare attorno alla nana rossa Ross 128.

Dopo aver tirato un sospiro di sollievo per le sorti del radiotelescopio, molti sono quelli che hanno cominciato a farsi domande.

I commenti dei diretti interessati sono stati telegrafici. Come quello, via twitter, di Robert Minchin, a capo del gruppo per la radio astronomia di Arecibo.

Still alive. Still doing science.

Alla luce di quanto Popigaj ha appena rivelato, come può questo commento non apparire un'amara considerazione? Non sembra anche a voi un: "Ci dobbiamo accontentare di fare scienza... ma in un'altra direzione, e verso altri obbiettivi. Meglio di niente"?

 

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